Poco più di un mese è passato da quando, il 27 gennaio alle 2:39, Mattia, il mio primo figlio, è arrivato tra noi, nella casa dei miei genitori.
E no, non è stato un parto precipitoso in cui non sono riuscita ad arrivare in ospedale, ma è stato un parto a casa pensato, voluto, realizzato.
Ho 26 anni e non mi sono mai posta il problema su “dove” partorire, per me l’unico posto possibile per il parto era l’ospedale.
Quando poi, inaspettatamente, ho scoperto che un cucciolo stava crescendo dentro di me, i miei genitori mi hanno fatto conoscere la realtà di “Mamaninfea”, un gruppo di Ostetriche che supportano e celebrano la nascita fisiologica in casa e non, informando e accompagnando le famiglie in un percorso consapevole.
Dopo un incontro individuale informativo, io e mio marito Andrea abbiamo deciso di farci accompagnare da loro per tutto il resto della gravidanza e di frequentare il loro corso preparto.
Man mano che il termine si avvicinava in me cresceva sempre di più l’ansia e la “paura”, e più pensavo all’ospedale più queste cose aumentavano. Ho capito che l’ospedale non mi faceva stare tranquilla e forse non era il posto più “giusto” per me.
Abbiamo scelto così di avere il nostro primo figlio a casa, l’unico posto che mi faceva sentire tranquilla e protetta.
E così è stato.
Mattia è nato avendo tutta la sua famiglia intorno.
È stata l’esperienza più intensa psicologicamente, forte fisicamente e incredibile che abbia mai provato, la gioia di dare la vita, la consapevolezza di diventare Madre.
Un immenso e profondo grazie lo devo a mia mamma Valentina che mi ha tenuto la mano per tutto il tempo del parto facendomi sentire al sicuro come solo una mamma sa fare, e a mio papà Stefano che con i suoi sguardi e la sua presenza discreta mi ha dato la forza che serviva.
A mia sorella gemella Ylenia che non mi ha mai lasciata sola per un secondo, spronandomi quando mi sentivo stanca e insicura delle mie capacità e a Elisa.
Un grazie ovviamente a mio marito Andrea per avermi sorretta, sostenuta, incitata e per aver condiviso con me la gioia più grande di vedere nascere nostro figlio e diventare così genitori.
A mia nonna Luciana, la cui presenza angelica la percepivo nell’aria.
E infine non posso non ringraziare Giulia, Lisa e Catarina, le Donne che hanno permesso tutto questo e la cui presenza è stata fondamentale, le Ostetriche che hanno saputo ascoltarmi, capirmi, rassicurarmi, coccolarmi e guidarmi per tutto il parto.
E il grazie più grande al mio bambino Mattia che mi ha scelta per essere la sua Mamma.
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