“Partorire a casa si può!”.
Ultimamente questo è un mio pensiero ricorrente.
Inizialmente non volevo partorire a casa, il primo figlio pensavo sarebbe stato meglio averlo in ospedale. Ma più frequentavo ospedali e ginecologi più mi sentivo inquieta e insicura.
Ad ogni esame e visita affioravano nuove ansie e preoccupazioni, così ho cercato un’alternativa e, finalmente, al sesto mese ho ufficialmente cominciato il mio percorso ostetrico e il corso pre-parto con le ostetriche di MamaNinfea.
Non saprei come esprimere la mia gratitudine per tutto ciò che avete fatto per me, ognuna di voi ha contribuito in maniera particolare ad una fase del mio percorso e tutte insieme mi avete dato comprensione e supporto, in un momento in cui mi sentivo persa, fragile e un po’ sbagliata.
Voglio ringraziare una per una le mie ostetriche, meravigliose, speciali, che mi hanno aiutato, coccolato e sostenuto in questo mio viaggio.
Grazie a Maili: nel primissimo incontro, la tua dolcezza, serenità, calma e attenzione, mi hanno fatta innamorare del vostro percorso e delle possibilità che offrite. Da quel giorno non sono riuscita a pensare ad un’opzione diversa da quella di sconvolgere la vita mia, del mio compagno e dei miei genitori per poter essere seguita da voi. E dire che di alternative potevo trovarne! Ma non volevo, non potevo rinunciare a voi e ho fatto bene!!
Grazie a Giulia: essendo stata il mio riferimento principale per tutte le visite e gli incontri e per tutti i dubbi e gli scleri post-parto non saprei neanche da dove cominciare. La mia gratitudine è così profonda che mi viene da piangere dalla commozione.
Sempre presente, sempre professionale, sempre in ascolto, sempre dolce, sempre parole di sostegno e conforto, sempre chiara. La dedizione e l’amore che metti nel tuo lavoro sono ammirevoli. Grazie per sempre.
Grazie Catarina: presenza discreta, sorriso raggiante, sguardo dolce e presente. La tua sola presenza fa bene al cuore! Marito in prestito durante il corso ( 😛 ), sempre disponibile. Nonostante ancora in rodaggio a MamaNinfea eri l’unica certezza del mio parto: in qualunque momento o luogo sarebbe avvenuto sapevo che ci saresti stata! Avere un riferimento certo nel marasma del dubbio aiuta molto!
Grazie Lisa: ti ho conosciuta poco, ma sapevo che potevo contare sulla tua presenza ed esperienza. Da quel poco che abbiamo condiviso mi hai trasmesso molta calma, professionalità e dolcezza.
Grazie Sara: gli esercizi di bioginnastica mi hanno accompagnata fino al giorno prima del parto, momenti di relax molto piacevoli, ma le tue parole di sostegno e comprensione le porto ancora con me.
Corso pre-parto
Ho adorato profondamente il corso pre-parto. Per quanto stancante poteva essere il viaggio che facevo per raggiungere la sede, ne è sempre valsa la pena!
Oltre a tutte le informazioni utili, ho apprezzato moltissimo l’approccio umano, che tiene conto anche della persona e del mondo interiore che l’accompagna.
Non credevo che il lavoro con il corpo potesse far parte di un corso pre-parto, invece ho scoperto che quei momenti di danza, musica, movimento e ascolto mi hanno aiutato a ritrovare me stessa, a trovare un punto fermo in un corpo in continua trasformazione. Inoltre mi hanno aiutato a rilassare punti dolenti, sia fisici che emotivi.
Non ho potuto assaporare a fondo gli incontri condivisi con i papà in quanto non ho potuto avere sempre il mio compagno a fianco, ma si percepiva una riscoperta della coppia, un momento di coccola e unione, pieni di dolcezza e amore. Come se mamma e papà si unissero e si ritrovassero di nuovo, per poter concepire nuovamente il proprio bimbo o bimba, non solo a livello fisico. Era come se si creasse un ponte di unione e i ruoli di uomo e donna non fossero limitati. Gravidanza, parto e primi mesi non sono per forza qualcosa che ricade totalmente sulle spalle della donna, il
peso e la gioia possono essere condivise col proprio compagno, creando una nuova fonte di sostegno e comprensione. Creando le basi della famiglia che sta nascendo.
Visite ostetriche
Purtroppo al terzo mese mi hanno trovata positiva al rischio di preeclampsia, ed ogni controllo mensile all’ospedale mi buttava a terra: nonostante tutto andasse bene, le mie domande e dubbi non trovavano risposte soddisfacenti.
Le visite ostetriche a Mamaninfea sono state la mia salvezza!
Ho potuto tirare fuori i dubbi più sciocchi, le paure e ansie più assurde o più intime e personali e mai mi sono sentita giudicata; ho sempre trovato comprensione, accoglienza e una risposta valida e completa!
Mai mi avete fatta sentire stupida, ansiosa o pesante, grazie a questo mi avete alleggerita di un carico enorme.
Grazie ai vari incontri siamo riuscite insieme a trovare una soluzione per tutti i problemi: pratici, economici ed emotivi.
Senza mai sentire sottovalutati i rischi e i problemi della gravidanza e del parto, mi avete sempre dato soluzioni accompagnandomi nella scelta. Fino a che non ho più avuto dubbi. Potevo solo restare in attesa.
E così le ultime settimane di gravidanza le ho passate in maniera serena. Devo anche ringraziare il mio piccolo Kilaya che ha aspettato che tornasse Giulia per dare i primi segni di voler nascere, così è cominciato tutto un altro viaggio: dalla teoria alla pratica!
È passato quasi un mese da quando ho partorito il mio piccolo Kilaya Ezekiel, solo dopo qualche settimana ho realizzato tutto ciò che era successo e ora lo sto già quasi dimenticando.
Parto
Ciò che non dimentico è la vostra presenza discreta. Siete arrivate in silenzio.
Il tempo aveva smesso di scorrere come in modo usuale, ma credo che il mio travaglio fosse iniziato.
Ricordo lo sguardo sveglio e il sorriso sincero di Catarina, nella penombra del bagno, mentre consumavo gli ultimi litri di acqua calda ancora a disposizione in casa, mentre mi chiedevo ripetutamente se ce l’avrei fatta a resistere ancora. Probabilmente continuavo a chiederlo anche a voce alta perché Catarina rispose: “Stai andando benissimo, sei bravissima, ce la farai!” e io le credetti.
Mi chiedevo anche come cavolo avremmo fatto a riempire la piscina se avevo appena finito l’acqua calda, ed era buio, e l’impianto solare di notte non funziona…
In men che non si dica mi sono ritrovata in camera, … ricordo la piscina gonfia,… i nonni che fanno avanti e indietro con pentoloni di acqua bollente, … il mio compagno sempre presente accanto a me.
A lui, Cvetko, devo tutto. Anche quando eravamo a centinaia di chilometri di distanza, lui mi è stato vicino, ed è stato pronto ad organizzare il suo lavoro per venire da me e affrontare questo viaggio insieme.
Non riuscivo a esprimerlo ma ero (e sono tutt’ora) infinitamente grata di come è riuscito a mettere in pratica ciò che aveva imparato durante quelle due lezioni di corso pre-parto che era miracolosamente riuscito a seguire.
Grazie Amore!
Ovviamente l’unica cosa che mi dava sollievo era il massaggio che richiede più sforzo e quando le sue braccia erano stanche c’erano altre mani pronte a donare un po’ di sollievo, con dolci massaggi e tocchi sapienti.
Ricordo che, quando finalmente sono entrata in piscina, volevo uscire! Faceva troppo caldo! Ma ho resistito, per non buttar via tutto il lavoro fatto dai miei genitori..e in poco tempo mi trovai a mio agio.
Il dolore è cambiato, avevo delle pause fantastiche durante le quali potevo rilassarmi e riposare. Nel frattempo pezze fresche mi venivano poggiate sulla schiena e sul viso…che sollievo!
Mi ricordo che quando alzavo la testa voi eravate lì, tranquille, in osservazione e in ascolto. Quando disperavo c’era sempre una parola di incoraggiamento e conforto, quando mi incagliavo in posizioni controproducenti arrivava sempre un consiglio e uno spunto.
Fortuna che a quell’ultimo incontro del corso pre-parto è venuta l’ostetrica del Sud America! Un concentrato di energia, vent’anni di esperienza, pelle scura, occhi verdi, una cassa di risonanza potentissima. L’esercizio di vocalizzazione che ci aveva proposto ancora mi vibrava dentro, così nel momento opportuno l’ho potuto tirare fuori.
Ricordo altro, ma ve lo risparmio.
È così che è nato Kilaya. Accompagnato da una “O” crescente, vibrante, talvolta strozzata. È nato in una stanza semi buia, in acqua. Il papà alle spalle della madre, ad accoglierla nelle pause e sostenerla nelle spinte. Tre cicogne a bordo piscina, quiete e vigili.
Ultime spinte, grande bruciore! Maili che dice: “Tanita, prendilo tu!”
È così che è nato Kilaya. Preso tra le braccia di una madre non ancora pronta ad essere madre, ma molto felice di vederlo.
Kilaya lancia uno sguardo strabico a me, uno al papà, dietro alla mia spalla, poi urla! È nato, è nato a casa, è nato al sicuro e senza inibizioni.
Oltre alla reperibilità telefonica, alla presenza durante travaglio e parto, nonostante l’ora tarda, siete rimaste ad accudirci e a far ritornare tutto a posto, come se nulla fosse successo, solo il ricordo e una dolce presenza in più!
L’ho già detto, ma non mi stanco di ripeterlo continuamente, grazie dal profondo del mio cuore. Ogni vostra visita a casa è stata un grande supporto, sia di consigli pratici che a livello emotivo. Voi offrite un servizio veramente unico e non posso far altro che considerarvi delle amiche speciali.
Grazie a Giulia, Maili, Catarina, grazie a MamaNinfea! Per ciò che siete, ciò che fate e ciò che rappresentate.”
Mamma Tanita
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