Poco più di un anno è trascorso da quando, tutta la famiglia presente ad accompagnare, la mia mamma ha percorso l’ultimo tratto del suo cammino tra di noi, con noi, nella sua casa.
A poche lune da quel passaggio nell’Altrove, la sua energia ci portava il mistero e lo stupore di una nuova vita che, inaspettata, germogliava nel corpo di sua nipote, mia figlia, Noemi.
Alle prime ore del 27 gennaio, Mattia è arrivato tra noi. Di nuovo tra le mura di casa. Di nuovo, con la famiglia intorno. Di nuovo, in un tempo e in uno spazio rispettosi.
È stata un’esperienza potente, come solo la vita, in partenza o in arrivo, sa essere. Ma stavolta la gioia ne permeava la storia.
È difficile tradurre in parole le sensazioni che da mamma ho provato nell’accompagnare mia figlia nel suo divenire madre, essere al suo fianco in questo suo potente rito di passaggio. Viverne le competenze, le forze, la tenacia, il lasciarsi andare all’intensità della trasformazione. Sovrapporre emozionalmente il suo venire al mondo di molti anni prima, visetto neonato, al suo dare alla luce ora, viso di donna trasfigurato nella sua pienezza. E sentire che eravamo lì, con Noemi e per Noemi, le Donne della famiglia presenti. Le nostre radici luminose, Anime non visibili ma forti e protettive con mia figlia Ylenia, Elisa ed io, materia umana, fisica. Percependo contemporaneamente il partecipare dell’energia maschile: Andrea che viveva attraverso la sua compagna la propria emozionata trasformazione in padre e Stefano, papà che vegliava ai margini la sua bambina che lo rendeva nonno.
Per me, una potente meditazione sulla vita e le sue a volte dolorose trasformazioni, resa possibile dalla grande, professionale ed empatica presenza di Giulia e Lisa a sostenere lo srotolarsi di un vissuto notturno che ha collegato tutti noi ad una nuova alba. Ad una nuova esistenza.
E quindi grazie.
Grazie Noemi per avermi resa nonna orgogliosa della propria figlia. E grazie a voi, Giulia e Lisa per averlo reso possibile.
E, Mattia, era preferibile tu aspettassi di essere uscito prima di salutarci con la manina…
Valentina
la nonna Aquaria
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