Durante la gravidanza l’ostetrica accompagna la madre a percepire la posizione del bambino e controlla attraverso una palpazione gentile come è abitato l’utero. Dopo un’attenta valutazione posturale, dello stile di vita e della situazione emozionale della madre si considerano semplici accorgimenti per invitare il bambino a posizionare la testa verso il basso. Se ciò tardasse ad avvenire assieme a degli esercizi mirati le ostetriche di Mamaninfea utilizzano la Moxibustione (o moxa) una tecnica derivante dalla medicina tradizionale cinese che si avvale di uno stick di artemisia vulgaris che viene bruciato in prossimità della cute del piede inducendo una stimolazione su strutture riflesse. Questi trattamenti vengono insegnati ai genitori i quali possono proseguire con l’applicazione della Moxa a domicilio dedicando un tempo piacevole alla comunicazione con il proprio bambino.
A termine di gravidanza se ancora il bambino non intende “mettere la testa a posto” si considera il rivolgimento del bambino tramite manovre esterne*: ciò avviene sotto guida ecografica grazie al contributo del personale medico in alcuni dei punti nascita del territorio che l’ostetrica ti sa indicare.
PER SAPERNE DI PIU’
Attorno alla 32ma settimana il bambino crescendo comincia a percepire una diminuzione dello spazio intorno a se. Grazie a questa condizione al bambino conviene orientare la testa verso il basso affinché gli arti inferiori possano occupare la parte più ampia dell’utero. La sua posizione viene a questo punto definita con il termine presentazione cefalica. Al contrario quando il bambino orienta verso il basso gli arti inferiori o il sederino (il podice) la presentazione si dice podalica. Anche se intorno alla 32ma settimana un quarto dei bambini risulta essere podalico, il 97% dei neonati a termine di gravidanza porta la testa verso il basso. Il motivo per il quale alcuni bambini decidano comunque di nascere “seduti” non è del tutto noto; in gravidanza si può aiutare il piccolo a trovare una posizione più conveniente lavorando sulla mobilità del bacino della madre. Assumere una presentazione cefalica è conveniente per la salute di madre e bambino poiché spesso è difficile trovare operatori disponibili o formati ad assistere un parto podalico per via vaginale. Oggi infatti spesso viene proposto il parto cesareo programmato come unica soluzione nonostante il parto podalico per via vaginale sia possibile e da considerare soprattutto per le pluripare.
*Il rivolgimento per manovre esterne avviene mediante una pressione sull’addome fino a raggiungere il bambino invitandolo a ruotare verso il basso. E’ utile che l’operatore abbia esperienza per poter percepire se nel movimento il bambino ostacola o facilita il processo di inversione. Quasi il 60 % dei tentativi di rivolgimento va normalmente a buon fine specialmente in caso di pluriparità.
E’ utile ricordare che la tradizione vuole che i bambini podalici siano bambini speciali e per tanto tempo si è dato loro la possibilità di affacciarsi al mondo come preferivano. In alcuni paesi a questi bambini viene attribuita una possibilità di sviluppare grandi competenze curative nella mani, parte del corpo che il bambino mantiene protetta fino al concludersi del parto.