La confederazione internazionale delle ostetriche (ICM) riconosce l’ostetrica come la professionista specializzata nell’assistenza alla gravidanza a basso rischio, ossia la condizione in cui una donna in attesa non presenta patologie clinicamente rilevanti (ipertensione, diabete, …).
Dopo che la gravidanza viene definita a basso rischio da un medico, l’ostetrica prende in carico le donne in gravidanza in autonomia basando la sua assistenza sulle ultime evidenze scientifiche applicate ad un approccio olistico e personalizzato. Considerare la donna nella sua interezza fisica, mentale e spirituale crea le basi per un’assistenza salutogenica che approfondisce le dinamiche di salute ricercando i punti di forza e di debolezza della persona.
Avere un’ostetrica al proprio fianco significa poter godere della continuità assistenziale, un requisito fondamentale per costruire una relazione di conoscenza profonda e di fiducia grazie alla quale affrontare la nascita del proprio bambino con consapevolezza. L’assistenza viene inoltre personalizzata sulla coppia in base ai bisogni, ai desideri, agli stili di vita, agli aspetti culturali e spirituali.
Secondo le ultime evidenze scientifiche l’assistenza da parte dell’ostetrica in gravidanza (midwifery model care) porta a numerosi esiti positivi per madre e neonato anche quando in caso di patologie viene seguita lavorando in equipe con il medico ginecologo.
Tra i benefici si osservano: una minore richiesta di analgesia epidurale, minor incidenza di episiotomia, di parti strumentali (forcipe, ventosa). Diminuisce anche il tasso di parti pretermine e aumenta la probabilità di avere un parto spontaneo e di allattare al seno.
Per antonomasia l’assistenza alla gravidanza da parte dell’ostetrica si avvale di strumenti semplici, non invasivi e rispettosi della diade madre-bambino. E’ infatti talvolta definita come arte ostetrica ossia l’abilità di mettere assieme la competenza e il sapere scientifico con un’attenzione autentica alla persona e al suo ambiente interiore ed esteriore.
Una visita con l’ostetrica ha una durata variabile, ma ciò che deve essere offerto è un tempo di qualità all’interno del quale rispondere a dubbi e domande, essere ascoltate e accompagnate senza giudizio. Il protocollo di esami ripropone il modello raccomandato dalle linee guida italiane per l’assistenza alla gravidanza fisiologica (esami ematochimici, ecografie, diagnosi prenatale,…). Durante le visite viene compilata una cartella ostetrica che raccoglie un’anamnesi approfondita e traccia la storia e l’evoluzione della gravidanza. L’accrescimento del bambino oltre al riscontro ecografico viene però valutato periodicamente (almeno una volta al mese) attraverso la misurazione sinfisi-fondo e la palpazione gentile della pancia. In ogni visita i futuri genitori vengono anche accompagnati nel riconoscimento dei segnali provenienti dal proprio bambino in utero attraverso metodi di contatto e interazione.
BIBLIOGRAFIA
Sandall J, Soltani H, Gates S, Shennan A, Devane D. Midwife-led continuity models versus other models of care for childbearing women. Cochrane 2013 21th August
Philosophy and Model of Midwifery Care. International Confederation of Midwife CD2005_001 V2014 ENG
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